Arabia Saudita: NPSG accoglie con favore la posizione chiara e forte del Parlamento Europeo sull’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi

25 Ott, 2018 | Comunicati Stampa

Bruxelles-Roma, 25 ottobre 2018

Dichiarazione di Gianfranco Dell’Alba e Niccolò Figa-Talamanca, Presidente e Segretario generale di Non c’è pace senza giustizia:

“Non c’è Pace Senza Giustizia accoglie con favore la Risoluzione Congiunta adottata oggi dal Parlamento Europeo in cui si condannano con fermezza la tortura e l’omicidio di Jamal Khashoggi. Quanto accaduto costituisce un affronto alla libertà di parola e alla dignità umana. Apprezziamo in particolare gli appelli per un’indagine internazionale indipendente e imparziale sulle circostanze della morte del signor Khashoggi e per la piena responsabilità di coloro cha hanno ordinato, pianificato ed eseguito le operazioni connesse a questo caso.”

“È importante sottolineare che questo scandaloso omicidio non è un caso isolato, ma ‘fa parte di un modello di repressione diffusa contro importanti difensori dei diritti umani, attivisti per i diritti delle donne, avvocati, giornalisti, scrittori e blogger’ che si è intensificato da quando il principe ereditario Mohammad bin Salman è salito al potere nel giugno 2017. Questo omicidio dimostra che le ambiziose affermazioni di riforma del regime saudita sono puramente retoriche e fanno parte di una strategia usata per mascherare il vero volto di una campagna sistematica di repressione finalizzata a mettere a tacere voci indipendenti o fuori dal coro con tutti i mezzi necessari”.

“L’Arabia Saudita dovrà affrontare gli altri stati membri delle Nazioni Unite quando presenterà la sua documentazione sui diritti umani nell’ambito della Revisione Periodica Universale al prossimo meeting del Consiglio dei Diritti Umani che si terrà a Ginevra il 5 novembre. La Risoluzione del Parlamento Europeo è chiara nell’esortare l’Unione Europea ed i suoi Stati membri a prendere una posizione forte sia sull’assassinio del signor Khashoggi che sulla più ampia situazione dei diritti umani in Arabia Saudita, anche sollevando la questione della sua appartenenza al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Allo stesso modo, se si stabilisse il coinvolgimento diretto degli agenti sauditi nella scomparsa e nell’assassinio di Jamal Khashoggi, l’Unione Europea dovrebbe essere pronta a imporre sanzioni mirate, compresi divieti di visto e il congelamento dei beni di alcuni cittadini sauditi, compresi i diretti colpevoli e i mandanti di questo omicidio.”

“Infine, accogliamo con favore l’enfasi della risoluzione sulla necessità di imporre ‘ un embargo sulle armi a livello europeo sull’Arabia Saudita e di rispettare la posizione comune 2008/944 / PESC’. L’Unione Europea ed i suoi Stati membri dovrebbero smettere di fornire armi e altri articoli militari o di sorveglianza che potrebbero essere utilizzati dal regime saudita ai fini della repressione interna o per commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario contro i civili, come nello Yemen.”

“E’ ora che la comunità internazionale e l’Unione Europea riconsiderino seriamente il loro rapporto con un Paese la cui guida è nelle mani di un individuo che agisce come il leader di un rogue regime. In caso contrario, sarà come schierarsi dalla parte della tirannia e dalla totale mancanza di rispetto per i diritti umani fondamentali e lo stato di diritto.”

Per ulteriori informazioni contattare Nicola Giovannini a: ngiovannini@npwj.org.