CPI: gli Stati membri dell’Unione Africana devono riaffermare il loro impegno per la giustizia e il loro sostegno alla Corte Penale Internazionale

28 Giu, 2009 | Comunicati Stampa

Al vertice annuale dell’Unione Africana (UA), ospitato in questa settimana a Syrte, Libia, ministri degli Affari esteri e capi di Stato discuteranno la loro posizione sulla Corte penale internazionale (CPI) e la giustizia penale internazionale. Tutti gli Stati membri dell’UA dovrebbero riaffermare il loro impegno per la lotta contro l’impunità, fornendo alla Corte penale internazionale il sostegno e la collaborazione necessaria per l’espletamento del suo mandato.

Dichiarazione di Sergio Stanzani e Niccolò Figa-Talamanca, Presidente e Segretario generale di Non c’è Pace Senza Giustizia:

“Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (NRPTT) esortano i leader africani a ribadire il loro sostegno convinto alla lotta contro l’impunità, basandosi sul consenso raggiunto dagli stati africani membri della CPI in occasione della riunione convocata dall’Unione africana ad Addis Abeba, l’8-9 giugno 2009, in cui essi hanno riaffermato il loro impegno per l’integrità dello Statuto di Roma come mezzo per porre fine all’impunità dei crimini più gravi che riguardano la comunità internazionale.

L’Africa, con 30 stati firmatari dello Statuto di Roma, costituisce il gruppo regionale più importante su un totale di 108 paesi aderenti. Gli Stati africani sono stati una forza trainante e hanno svolto un ruolo cruciale nel processo verso l’istituzione della Corte penale internazionale e sono stati i più attivi nel volontariamente nel riferire casi alla Corte.

Gli stati membri dell’Unione africana, il cui impegno per la responsabilità è stabilito nel suo atto costitutivo, non dovrebbero ascoltare coloro che chiedono di condonare l’impunità, ma deve considerare la Corte Penale Internazionale come un partner importante e utile nella difesa dello Stato di diritto e la tutela dei diritti umani e rafforzare la sua cooperazione con la Corte.

La storia dimostra che premiare i crimini di guerra e contro l’umanità con l’impunità non fa altro che incoraggiare i carnefici a compiere ulteriori crimini. NPSG e NRPPT chiedono tutti gli Stati membri dell’UA di fornire alla CPI tutto il sostegno e la cooperazione di cui ha bisogno per svolgere il suo mandato investigativo e accusatorio, al fine di garantire che i responsabili dei peggiori crimini ai sensi del diritto internazionale rendano conto dei loro atti. Gli Stati africani dovrebbero dimostrare chiaramente di stare dalla parte delle vittime e della giustizia”.

Per ulteriori informazioni contattare i seguenti recapiti: Carla Caraccio, ccaraccio@npwj.org o +39-06-689 79 262; Nicola Giovannini, ngiovannini@npwj.org o +32-2-548 39 13.

Non c’è Pace Senza Giustizia è un’organizzazione senza fini di lucro che lavora per la protezione e la promozione dei diritti umani, della democrazia, dello stato di diritto e della giustizia internazionale.