Libia: Non c’è Pace Senza Giustizia piange con immenso dolore l’uccisione di Intissar Al Hassari

8 Mar, 2015 | Comunicati Stampa

8 marzo 2015

Dichiarazione di Niccolo’ Figa-Talamanca, Segretario Generale di Non c’è Pace Senza Giustizia, e Giulia Cappellazzi, Libya Program Officer:
“In occasione della giornata Internazionale della donna, Non c’è Pace Senza Giustizia e il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito desiderano ricordare Intissar Al Hassari, non solo un’illustre attivista e avvocato libica per I diritti umani, ma anche una collega, una fiera sostentrice e una vera amica.
Abbiamo avuto l’onore di lavorare con Intissar, la quale, in qualità di donna e di avvocato per i diritti delle donne, per il giusto processo e per la giustizia in Libia, si è sempre dedicata con profonda devozione a sostenere la protezione e la promozione dei diritti delle donne libiche e a combattere per il risarcimento delle donne vittime di violenza”.

La sua perdita avviene in un momento caratterizzato da costanti uccisioni, rapimenti e da una diffusa violenza a Tripoli e in Libia. Intissar, il cui corpo è stato trovato lo scorso 24 febbraio all’interno della sua auto insieme a quello della zia, diviene tristemente un’altra attivista donna ad essere uccisa nella Libia del post 2011, dopo l’uccisione di Salwa Bugaighis lo scorso 25 giugno 2014 a Bengasi, e quello della precedente deputata di Derna Fariha Al-Berkawi, assassinata il 17 Luglio 2014.

La Libia e l’intera comunità internazionale dei diritti umani hanno perso un’amica preziosa, una collega e una sostenitrice dei diritti delle donne. Piangiamo l’assassinio di Initissar Al Hassari e sollecitiamo tutti coloro che la conoscevano e le cui vite lei ha sfiorato a portare avanti la sua battaglia. NPSG lo farà senz’altro”.

Il progetto di NPSG sulla Libia
NPSG sta lavorando sulla transizione libica dall’inizio del 2011, nel contesto del suo progetto a sostegno della transizione democratica della Libia. Con l’impegno del paese in riforme legislative, le autorità libiche possono ora abbandonare l’eredità dell’impunità e degli abusi che hanno caratterizzato il governo di Gheddafi, promuovendo il rispetto per il governo della legge e l’impegno a riportare la giustizia e la dignità alle vittime. Ciò che si pretende non sono solo indagini e persecuzioni  dei crimini e delle violenze perpetrate durante la rivoluzione, ma anche sforzi per affrontare la storia dell’oppressione e degli abusi dei diritti umani che sono stati compiuti per decenni sotto il governo dell’ex regime.

  • Per ulteriori informazioni sulle attività di NPSG in Libia è possibile contattare Giulia Cappellazzi all’indirizzo gcappellazzi@npwj.org.