17 marzo 2016
Il 17 marzo 2016, 33 organizzazioni (tra cui Non c’è Pace Senza Giustizia) hanno chiesto alle autorità siriane di rivelare la posizione di Bassell Khartabil, ingegnere informatico e attivista per la libertà di espressione e rilasciarlo immediatamente, in occasione del suo quarto anno di detenzione.
Il 15 Marzo 2012, I servizi di intelligence siriani hanno arrestato Khartabil e lo hanno portato in un luogo di detenzione segreto per otto mesi prima di spostarlo nella prigione di ‘Adra a Damasco nel Dicembre del 2012. Durante questa prigionia è stato soggetto a maltrattamenti e torture. È rimasto ad ‘Adra fino al 3 Ottobre 2015 quando informò la famiglia che sarebbe stato trasferito. Da quel momento, il suo luogo di detenzione rimane sconosciuto e si teme fortemente per la sua vita.
Secondo alcune non confermate informazioni che la famiglia ha ricevuto da fonti locali, si teme che Khartabil possa essere stato condannato a morte da una Corte Militare nel Commissariato di Polizia di Al-Qaboun a Damasco. Questi tipi di Tribunali sono noti per condurre processi a porte chiuse violando ogni standard internazionale per un giusto processo.
Fin dalla sua incarcerazione, molti gruppi per I diritti umani si sono attivati per chiedere il suo rilascio. Il 21 Aprile 2015, il Gruppo di Lavoro sulla Detenzione Arbitraria dell’ONU ha dichiarato che la detenzione di Bassell Khartabil violava la Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici ed ha espressamente richiesto la sua liberazione, che venne nuovamente negata dalle autorità siriane.
Siriano con genitori Palestinesi, Khartabil è un ingegnere informatico di 34 anni che ha lavorato per crearsi una carriera nello sviluppo dei software e dei sistemi informatici. Prima del sua arresto Khartabil metteva a disposizione le sue abilità per aiutare l’avanzamento della libertà di parola e di accesso alle informazioni su internet. È stato premiato con molti riconoscimenti, come l’“Index on Censorship Digital Freedom Award” per aver usato la tecnologia per promuovere un accesso ad internet libero e aperto a tutti ed è stato nominato dalla rivista Foreign Policy, uno fra i cento più importanti pensatori a livello mondiale del 2012, “per aver insistito nel cercare, contro ogni aspettativa, una pacifica rivoluzione siriana”.
Le organizzazioni firmatarie esprimono preoccupazioni per la sua continua forzata sparizione e detenzione, conseguenza diretta del legittimo e pacifico lavoro per la promozione e protezione del diritto alla libertà di espressione.
Le organizzazioni firmatarie chiedono alle autorità in Siria:
- Di rivelare immediatamente la ubicazione di Bassel Khartabil e permettergli l’accesso ad un avvocato, scelto da lui o dalla sua famiglia;
- Di garantire protezione da ogni forma di maltrattamento o tortura;
- Il suo immediato e incondizionato rilascio;
- Il rilascio di tutti coloro che in Siria sono detenuti per aver esercitato i loro legittimi diritti alla libertà di espressione ed associazione.
Firmatari:
- Arabic Network for Human Rights Information (ANHRI)
- Association for Progressive Communications (APC)
- Amnesty International
- CIVICUS: World Alliance for Citizen Participation
- Electronic Frontier Foundation (EFF)
- English PEN
- Euromed Rights (EMRHN)
- Front Line Defenders (FLD)
- Gulf Center for Human Rights (GCHR)
- Human Rights Watch (HRW)
- Humanist Institute for Cooperation with Developing Countries (HIVOS)
- Iraqi Network for Social Media (INSM)
- International Civil Society Action Network (ICAN)
- International Federation for Human Rights (FIDH), within the Observatory for the Protection of Human Rights Defenders
- International Media Support (IMS)
- International Service for Human Rights (ISHR)
- Iraqi Association for the Defence of Journalists’ Rights (IJRDA)
- International Media Support (IMS)
- Index on Censorship
- Jordan Open Source Association (JOSA)
- Lawyers Rights Watch Canada
- Metro Centre to Defend Journalists in Iraqi Kurdistan
- Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) – No Peace Without Justice (NPWJ)
- PAX for Peace
- PEN International
- Reporters Without Borders (RSF)
- Samir Kassir Foundation
- Sisters Arab Forum for Human Rights (SAF)
- Syrian Center for Media and Freedom of Expression
- The Day After
- Tunisian Initiative for Freedom of Expression
- World Organisation Against Torture (OMCT), within the Observatory for the Protection of Human Rights Defenders
- Violations Documentation Center in Syria (VDC)