Indagine sui Matrimoni Minorili in Italia


 
Questo documento, nato da un’iniziativa di Non C’è Pace Senza Giustizia (NPSG) con il sostegno di The Circle, è il risultato di un’indagine esplorativa che getta le basi per una campagna di advocacy di contrasto ai matrimoni minorili sul territorio italiano. NPSG si propone di sensibilizzare e mobilizzare gli stakeholder coinvolti verso gli standard internazionali di diritti umani che lo Stato italiano si è impegnato a rispettare, evidenziando e facilitando la diffusione delle azioni positive già svolte a livello locale, regionale e nazionale. 
Crediamo fermamente che un approccio basato sui diritti umani e informato da una prospettiva di genere possa essere non solo utile, ma necessario per eradicare i matrimoni minorili in Italia e migliorare così la condizione di migliaia di bambine/i e ragazze/i. È dunque a partire da questa prospettiva che la nostra analisi si sviluppa. Lo studio analizza il fenomeno dei matrimoni minorili e la sua incidenza, la normativa vigente a livello nazionale ed internazionale e le azioni attuate da diversi stakeholder governativi e non, sia in Italia che all’estero.
 
La prima fase della ricerca (portata avanti tra settembre 2020 e gennaio 2021) è stata composta da uno studio bibliografico che ha incluso sia studi accademici che c.d. “grey literature” (documenti e paper provenienti da istituzioni non accademiche, quali agenzie ONU, governi o organizzazioni non governative). L’obiettivo principale in questa fase è stato quello di definire e, per quanto possibile, quantificare il fenomeno in Italia e in Europa da un punto di vista socio- legale. La ricerca bibliografica ha dunque permesso di costruire un’analisi critica del quadro legislativo nazionale ed internazionale. Questa prima fase ha incluso anche la revisione 
sistematica del materiale esistente in termini di studi sul campo: ciò ci ha permesso di far emergere le lacune in tal senso e dunque di far luce sulla necessità di portare più attenzione sul tema dei matrimoni minorili in Italia. In ultima analisi, i tre output principali dello studio bibliografico consistono in (1) una mappatura degli stakeholder rilevanti sul territorio italiano; (2) una revisione delle azioni portate avanti negli ultimi dieci anni in Italia e all’estero; e di conseguenza, (3) l’identificazione delle migliori pratiche da parte di attori istituzionali e della società civile e la valutazione del loro potenziale di scalabilità nelle varie realtà italiane. 
 
Per arricchire ed integrare tale lavoro di tipo bibliografico/documentale, nella seconda fase dello studio è stata realizzata un’indagine qualitativa sul campo (febbraio 2021) tramite un questionario aperto somministrato agli attori sociali maggiormente rilevanti individuati durante la prima fase. Si tratta di ONG, associazioni e centri antiviolenza che lavorano o hanno lavorato a vario titolo sul tema dei matrimoni minorili (accoglienza e assistenza alle vittime, advocacy, ricerca, ecc.) e le cui esperienze e contributi risultano indubbiamente utili ai fini di una più profonda comprensione del fenomeno e delle necessità, criticità e buone pratiche esistenti sul territorio italiano.
 
NPSG si augura che questo documento rappresenti un utile strumento di supporto all’azione di advocacy e un’ispirazione per ulteriori azioni di contrasto ai matrimoni minorili, certi che l’azione collettiva basata sui diritti umani sia una strategia efficace per la realizzazione dell’uguaglianza e dei diritti di tutte e tutti. 
 

 
Per maggiori informazioni, contattare Giulia Schiavoni (gschiavoni@npwj.org) oppure Francesca Basso (fbasso@npwj.org)