“XX anniversario di Non c’è Pace Senza Giustizia: sfide e opportunità per la Corte Penale Internazionale”

Senato della Repubblica, Roma, 13 novembre 2014


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario di Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG), organizzazione fondata nel 1994 con il mandato avviare una campagna per l’istituzione della Corte Penale Internazionale (CPI), primo essenziale segmento di giustizia penale internazionale. NPSG intende celebrare il costante impegno nella lotta all’impunità attraverso una conferenza “XX anniversario di Non c’è Pace Senza Giustizia:  sfide e opportunità per la Corte Penale Internazionale”, che si terrà presso il Senato della Reppublica, a Roma, il 13 novembre 2014 (9:00 - 18:00).
 
La conferenza ha come scopo di esaminare, in particolare dal punto di vista della CPI, l’interazione tra i due pilastri fondamentali dello Statuto di Roma: cooperazione e complementarità.
 
 

 
Nei primi dieci anni dalla propria istituzione, la CPI ha lavorato strenuamente per elaborare le proprie politiche su temi specifici legati alla questione di genere, all’esercizio dell’azione penale, alla selezione dei casi, alla gestione delle indagini preliminari e, più di recente, alla messa a punto di una politica ad hoc sui bambini. Tali politiche hanno contribuito a consolidare i principi fondamentali e gli insegnamenti acquisiti dalla CPI nel corso della propria attività, come pure da parte degli altri tribunali e corti internazionali, e costituiscono un punto di riferimento che consente agli organismi giudiziari internazionali di lavorare al meglio e nelle migliori condizioni possibili.
 
La CPI si trova in questa fase ad affrontare crescenti difficoltà attinenti proprio ai due pilastri della cooperazione e della complementarità. Il rapporto della CPI con le varie regioni, in particolare con l’Africa, per un verso è caratterizzato da un forte dato di sostegno, dall’altro da un alone di sospetto, quando non di ostilità. Alcuni Stati membri della comunità internazionale vorrebbero conferire alla CPI giurisdizione sulle massicce violazioni dei diritti umani di cui sono vittime le popolazioni civili in varie situazioni, come in Siria. Altri, per il fatto di non fornire cooperazione e sostegno alla Corte, finiscono per pregiudicarne la credibilità e l’efficacia. Tali contraddizioni ostacolano la Corte nell’esercizio del proprio mandato, che è quello di combattere l’impunità sia incoraggiando i procedimenti penali a livello nazionale (complementarità), che avviando indagini e procedimenti giudiziari nell’ambito della propria competenza, per cui è essenziale il sostegno degli Stati parte e non solo (cooperazione).
 
La Conferenza, che sarà aperta dal Presidente del Senato Pietro Grasso, verrà la partecipazione di eminenti personalità, tra cui James Kirkpatrick Stewart, Vice Procuratore della Corte Penale Internazionale; Sidiki Kaba, Ministro della Giustizia, Senegal, prossimo Presidente dell’ASP; Benedetto Della Vedova, Sottosegretario agli Affari Esteri, Italia; Emma Bonino, già Ministro degli Affari Esteri e fondatrice di Non c’è Pace Senza Giustizia;  Franco Frattini, già Ministro degli Affari Esteri e Presidente SIOI, Italia; Mauro Politi, già giudice della CPI, Presidente del COJUR-CPI; Athaliah Lesiba Molokomme, Attorney-General del Botswana; Binta Mansaray, Cancelliere, Corte Residuale Speciale per la Sierra Leone; Anthony Dworkin, Esperto in materia di giustizia penale internazionale e crimini di guerra, European Council on Foreign Relations (ECFR).
 

 
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