NPSG e Nessuno Tocchi Caino: il "nuovo Egitto" non ha speranza di nascere sulla vendetta e sul sangue dell'ex dittatore

Roma, 25 giugno 2011

 
Il prossimo 3 agosto avrà inizio il processo a carico dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak e dei suoi due figli Alaa e Gamal, tutti accusati di corruzione, peculato e omicidio in relazione alle violenze avvenute durante i giorni delle manifestazioni di piazza che hanno portato alla caduta del regime l'11 febbraio scorso. Se riconosciuti colpevoli, stando alle dichiarazioni della magistratura e del Ministro della Giustizia El-Gendy, i tre rischiano la condanna alla pena capitale, che in Egitto viene eseguita per impiccagione.
 
In questa delicata fase di transizione verso la democrazia, temporaneamente guidata dal Consiglio Supremo delle Forze Armate, sono numerosi gli ex ministri e i personaggi di spicco della vecchia classe dirigente sotto inchiesta o rinviati a giudizio in base procedure tutt'altro che trasparenti e prive della necessaria 'certezza' che deve contraddistinguere il diritto vigente. La prospettiva di una possibile condanna a morte, non può che rendere più inquietante le modalità con cui l'esercito e la magistratura stanno amministrando la 'giustizia di transizione'.
 
Le associazioni Radicali Non c'è Pace Senza Giustizia e Nessuno Tocchi Caino, convinte che la democrazia non possa poggiare sull'impunità, ma neppure sulla vendetta e men che meno sull'omicidio di Stato, hanno intrapreso un'iniziativa d'interlocuzione con le organizzazioni non-governative e la società civile egiziana per sostenere il processo democratico in corso e aiutare il governo egiziano ad interim a dotarsi degli strumenti necessari a garantire agli imputati e agli indagati i diritti basilari della persona, ivi incluso un processo equo e trasparente che escluda la condanna a morte.
 
A questo proposito la deputata Radicale Elisabetta Zamparutti, tesoriera di Nessuno Tocchi Caino, ha depositato un'interpellanza al Ministro degli Esteri Franco Frattini che chiede al governo italiano quali siano le informazioni in suo possesso rispetto ai processi in corso al Cairo e quali iniziative intenda adottare per scongiurare la possibilità che il 'nuovo Egitto' nasca sul sangue dell'ex dittatore.

 
Per maggiori informazioni, si prega di contattare Sabrina Gasparrini: +393494785367 email: sgasparrini@npwj.org